Il fotografo di Mauthausen


Francisco Boix: Il fotografo di Mauthausen


Introduzione

Il film racconta la storia di un ragazzo spagnolo deportato a Mauthausen e qui si dedica a svolgere l'attività di fotografo. lo scopo del post è di fare una riflessione sul rapporto tra fotografia e realtà.


Scene significative

Foto di gruppo e catalogazione

All'interno dei campi, all'arrivo le persone venivano denudate, rasate e di seguito messe in fila per essere fotografate, a ognuno veniva assegnato un numero in modo da poter tenere controllati i prigionieri e i decessi.

Francisco (il protagonista) all'inizio del film cerca di aiutare un ragazzino (Anselmo) a cui hanno portato via il padre e cerca di rassicurarlo perché sostiene che senza speranza non si può sopravvivere.

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Scoperta dei negativi

Francisco grazie al suo lavoro di fotografo scopre l’esistenza di negativi che testimoniano gli orrori che avvengono all’interno del campo e coinvolgendo altri prigionieri, decidono di nasconderli per cercare di farli uscire dal campo e mostrarli alla stampa; con la paura, che senza quei negativi, non sarebbero stati creduti.

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Recita

Per far uscire i negativi il protagonista si sarebbe nascosto all’interno di una cassa diretta in Polonia; I tedeschi vengono distratti da una recita messa in atto apposta per permettere a Francisco di andare a nascondersi, ma all'ultimo un altro prigioniero prende il suo posto nella speranza di rivedere il figlio.



Derisione Kapò

Per trattenere un Kapò dal suo giro di ronda, un ragazzo gli dedica una canzone in spagnolo, in cui in realtà lo deride davanti a tutti.

In seguito il Kapò lo porterà fuori per avvicinarlo alla scalinata della morte per spingerlo giù ed ucciderlo.



Festa di compleanno

Il protagonista viene portato in una villa per fare il fotografo al compleanno al figlio di uno dei capi tedeschi del campo, lì ritrova Anselmo e dopo avergli salvato la vita convince il proprietario di una miniera a prenderlo a lavorare per lui.


Impiccagione

La cassa contenente il fuggitivo viene ritrovata e come avvertimento per tutti gli altri viene impiccato davanti a tutti che sono costretti a guardare.



Ribellione

Francisco si arrabbia e picchia Paul Ricken (chiamato “gli occhi di Mauthausen”) e viene internato e torturato per cercare i negativi.

 


Salvezza

Dopo un malfunzionamento di un camioncino adibito a camera a gas i tedeschi fuggono e i prigionieri tornano al campo, dove lo trovano liberato dagli americani.




La fotografia e il suo rapporto ambiguo con la realtà: racconto oggettivo o reinterpretazione?

I prigionieri del film sono tutti spagnoli che hanno rifiutato il regime nazista e per questo sono imprigionati. Ognuno prima di finire nel campo aveva la propria occupazione e il protagonista viene salvato proprio dalla sua professione: il fotografo.

Nel film Paul Ricken ha un interesse quasi morboso nel mettere in atto delle vere e proprie scene da ritrarre, che lui definisce “Opere d’Arte”; come se fosse completamente dissociato da quella realtà. Mentre per Francisco, che vive la situazione in prima persona, sono orrori.

Il “Capo di identificazione" utilizza una leica anni 40’ e non se ne separa mai.

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I prigionieri spagnoli erano contraddistinti da un triangolo blu cucito sui vestiti; questo triangolo sta ad indicare che sono considerati “senza patria”. Il blu veniva attribuito agli immigrati, agli apolidi e ai rifugiati all'estero della guerra Repubblicana di Spagna. 


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